giovedì 14 giugno 2012

Travaglio, lo zerbino di Grillo



Spiace parafrasare Filippo Facci che su Libero lo etichetta come "lo zerbino di Grillo", ma tant'è: Marco Travaglio, il giornalista antiberlusconiano per antonomasia tanto mitizzato da chi si dice di sinistra perché Berlusconi sta a destra, ha fatto la figura del Vespa di turno. A finire nel mirino è l'intervista fatta coi guanti di velluto al leader del MoVimento 5 Stelle, quello lì che ce l'ha a morte coi giornalisti servi del potere. 


L'episodio assume un valore notevole all'indomani delle critiche di eccessivo "grillismo" mosse da Luca Telese al Fatto quotidiano, di cui Travaglio è vicedirettore e Telese fino a qualche giorno fa firma di punta. Fino a qualche giorno fa, appunto, prima di fare le valigie in aperto contrasto con l'antiberlusconiano duro e spurio.


Degne di nota sono, allora, le "11 non-domande di Travaglio a Grillo (e quelle che gli avrei fatto io)" inserite da Fabio Chiusi nel blog ilNichilista. Invece dei mielosi "Come te lo immagini, il prossimo Parlamento?" e  "Vedi mai i dibattiti politici in tv?" perché non chiedere al signor Vaffa "Come mai nel Non-Statuto del Movimento c’è scritto che si possono iscrivere solamente cittadini italiani, una limitazione che non hanno nemmeno Lega Nord e La Destra?" o, ancora, "È vero che Pizzarotti ha telefonato a Casaleggio per chiedere approvazione per la nomina di Tavolazzi?".

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