lunedì 18 giugno 2012

Mahmoud Sarsak, il calciatore palestinese ostaggio d'Israele



Mahmoud Sarsak, il calciatore palestinese prigioniero d'Israele - Ha 25 anni e se fosse nato in un Paese libero sarebbe oggi sicuramente un talento calcistico. Mahmoud è, invece, detenuto in un carcere israeliano dal 2009 e da novantadue giorni è in sciopero della fame in segno di protesta contro quella che Israele chiama "detenzione amministrativa" e che di fatto si traduce in una carcerazione senza alcuna accusa. La sua vicenda, al pari di quella di tanti palestinesi , è quasi completamente sconosciuta, ma non può continuare ad essere taciuta. E proprio nei giorni in cui in Europa si esulta e si scalpita per le partite degli Europei, la storia di questo giovane e sfortunato atleta diventa il simbolo della lotta di un intero popolo, quello palestinese appunto, soggiogato dal dominio israeliano.
Un sogno negato - Tre anni fa Sarsak, giovane promessa del calcio palestinese, dalla Striscia di Gaza dove è cresciuto cercava di raggiungere la Cisgiordania per aggregarsi alla sua Nazionale. Era il 22 giugno 2009 quando il giovane e promettente calciatore partì verso il  valico di Erez, unica porta che collega Gaza ai Territori Palestinesi Occupati, sigillata da Israele. Lì fu bloccato dalle forze di sicurezza israeliane, che diedero il via al suo travaglio. Contro Sarsak non fu formulata alcuna accusa precisa, ma una volta condotto nella prigione di Ashkelon fu interrogato e torturato per trenta giorni, prima di essere trasferito a Ramleh dove tuttora è detenuto. Il 19 marzo 2012 l’autorità giudiziaria israeliana ha rinnovato per la sesta volta la sua detenzione amministrativa ed è da quel giorno che Sarsak è in sciopero della fame.
Il silenzio dei media ufficiali - Ora che le sue condizioni fisiche stanno diventando assai critiche e si fa concreto il rischio di morte, la storia di Mahmoud sta facendo il giro del mondo su blog e social network, mai su grandi giornali e tg nazionali. Delle sorti del calciatore palestinese si stanno interessando intellettuali del calibro di Ken Loach e Noam Chomsky, ma anche ex calciatori come Eric Cantona. Anche il presidente della Fifa Joseph Blatter si dice ora preoccupato "riguardo la detenzione apparentemente illegale dei calciatori palestinesi", facendosi promotore di "un appello urgente alla federazione israeliana di football (Ifa) affinché assicuri l’integrità fisica dei calciatori palestinesi ed il loro diritto a processi equi". La Palestina, intanto, ha inviato una lettera formale a Michel Platini, presidente dell’Uefa, chiedendo di non far disputare gli europei Under 21 in programma proprio in Israele tra il 5 ed il 18 giugno 2013.

Raffaele Emiliano

Nessun commento:

Posta un commento