giovedì 28 giugno 2012

La Chiesa marcia sul porno: 1 miliardo e mezzo di euro dai libri per adulti




La Weltbild è una produttiva azienda tedesca che possiede un discreto numero di librerie e ha un fiorente commercio on line. Fino a qui nulla di strano, ai più smaliziati potrebbe scappare giusto un sorriso, scoprendo che i loro prodotti principali sonovolumi erotici e un considerevole catalogo di dvd per adulti, in fondo, nel mondo di oggi, la pornografia non fa più molto scalpore, anzi. 

La sorpresa viene fuori, quando si scopre che la società è controllata interamente dai Vescovi della chiesa tedesca.1,6 miliardi di euro, non proprio uno scherzo, entravano nelle casse del clero attraverso questo commercio, diciamo, poco ortodosso, almeno per chi professa castità, astensione e disconosce le più elementari pratiche di prevenzione nel sesso.
Proprio a seguito della notizia, lo scorso novembre si erano mobilitati molti gruppi cristiani conservatori, per chiedere la cessione dell'attività, non giudicandola in linea con i principi e la morale di un'impresa clericale. Per questo si era arrivati a decidere di vendere la società. Ma negli ultimi giorni, ancora un colpo di scena, in un recente articoloil Frankfurter Allgemeine Zeitung rivela che non ci sarà alcuna dismissione, solo una trasformazione in una fondazione e Carell Halff, delegato amministrativo, conferma, aggiungendo:
"Ho colto molto positivamente la decisione. È la scelta più giusta per la società e i sui i 6500 dipendenti"
Intanto l'assemblea dei soci avrebbe deciso che tutti i proventi saranno destinati ad opere caritatevoli,culturali e religiose, senza possibilità di guadagno per gli stessi. A questo punto, però ci sarebbe da chiedersi cosa intendano per "religiose", augurandoci di non scoprire altri "dubbi" campi semantici per questa parola.



fonte: agoravox.it


Sara Tommasi rapita dagli alieni prima di girare il film porno



Concluse ufficialmente le riprese del tanto chiacchierato film porno che la vede protagonistaSara Tommasi ha finalmente confessato ciò che l’avrebbe spinta a farlo: non la droga, come inizialmente sostenuto, ma addirittura gli alieni.
La soubrette bocconiana ha rilasciato la bizzarra dichiarazione dalla villa di Fermo di Guido Maria Ranieri, il regista che l’ha diretta nella pellicola a luci rosse: «Alcuni giorni prima di entrare in questo ambiente ho avuto un contatto con entità aliene che mi hanno impiantato un microchip nel cervello con lo scopo didiffondere l’amore nel mondo - ha detto serafica la Tommasi, intervistata dal Resto del Carlino - Due di loro sono stati sempre presenti di nascosto sul set».
Ranieri, da perfetto mecenate, ha confermato la versione della sua “protetta”: «In fase di montaggio mi sono accorto che nella scena girata nel bosco, in un frame, facendo molta attenzione, si nota apparire una figura scura che poi sparisce immediatamente dallo sfondo. Ricordo bene anche l’arrivo di un uomo vestito di nero all’inizio delle riprese, che affermava di essere il fotografo di scena, che poi però non ho più visto nel giro di pochi minuti».
A quanto pare, le presunte “abduction” sarebbero avvenute due volte, la prima per impiantare il microchip e ordinarle di girare “La mia prima volta” - questo il titolo definitivo del film - la seconda per invitare la soubrette a terminare in fretta l’opera: «Il giorno prima delle riprese, Sara mi ha telefonato alle 5 del mattino - continua Ranieri - e mi ha raccontato di aver avuto di nuovo la visita, nel cuore della notte, di queste entità aliene che le hanno comandato di effettuare le riprese entro il giorno seguente, così siamo stati costretti a girare il film tutto di corsa».
E mentre la Tommasi confessa incursioni aliene e missioni interplanetarie, su YouTube è stato pubblicato il teaser dell’attesissima pellicola hard: poco più di 30 secondi che si sono già guadagnati quasi 900mila visualizzazioni.


Leggi l'articolo completo: Sara Tommasi: «Io vittima degli alieni» | Gossip | Il Secolo XIX 

mercoledì 27 giugno 2012

Ilaria Cucchi scrive alla mamma di Aldrovandi: Hai vinto per tutti noi


di Ilaria Cucchi


Noi eravamo presenti al momento della pronuncia della sentenza della Corte di Cassazione. Lucia Uva, Domenica Ferrulli ed io. Perché noi in questi anni siamo diventati una famiglia.
Noi sappiamo cosa significa lottare momento dopo momento per una giustizia che si da per scontata ma che molto spesso non lo è.

Noi sappiamo quanto è importante per noi, e per quelli come noi, che finalmente e definitivamente coloro che hanno tolto la vita a un ragazzino che non aveva fatto niente di male siano stati giudicati colpevoli. Questa è la giustizia in cui vogliamo credere. Questo ciò che da a noi la speranza di andare avanti.

Questo ciò che è riuscita a fare, da sola, Patrizia Moretti. Per la sua famiglia, per Federico che ora le sorride da lassù ma che mai nessuna sentenza potrà restituirle. Ma anche per l'intera collettività. E per noi, che senza il suo coraggio non avremmo mai trovato la forza necessaria per intraprendere battaglie di simili dimensioni.

Patrizia lo ha fatto sapendo bene che quanto aveva di più prezioso non le sarebbe stato restituito da una sentenza di condanna. Nella quale ella stessa, pur sapendo benissimo come erano andate le cose, avendo imparato a sue spese a conoscere questa giustizia in tanti momenti non ha sperato.

E lo ha fatto anche nell'illusione di poter cambiare una cultura. Quella terribile per la quale chi indossa una divisa ha ragione a prescindere. Ma contro il pregiudizio e l'ottusità a volte non basta nemmeno questo. Se oggi, di fronte all'evidenza delle atrocità che hanno fatto coloro che hanno ucciso Federico Aldrovandi, c'è ancora chi ha il coraggio di difenderli. E non solo. Purtroppo.

Patrizia ha visto calpestata la vita di suo figlio, appena diciottenne e con tutta la vita davanti, ed oggi dopo tanto dolore aggiunto al dolore, quello di una lotta impari affrontata con lo strazio della consapevolezza che ormai la sua vita era finita nello stesso istante in cui era finita quella di Federico, vede calpestata anche la sua memoria.

Ma che senso ha tutto questo?
E la nostra realtà politica non ci aiuta.
Troppo presi evidentemente a fare leggi su misura per loro. Ignorando quali sono i problemi veri della gente comune.
Gente che per merito della nostra giustizia riesce a fatica a far emergere realtà scomode, grazie solo ed esclusivamente alle pubbliche denunce. Quelle rivolte alla gente normale.

Quelle che fanno indignare il vicino di casa e l'impiegato dell'ufficio postale, che solo in quel momento assumono consapevolezza dei soprusi che avvengono ogni giorno nell'indifferenza generale.
Perché fa comodo a tutti non parlarne. 
Così. Come se niente fosse successo.
Perché parlarne vuol dire mettere in discussione l'intero sistema.
Molto meglio chiedere a noi di farcene una ragione.
Sfatiamo questo mito. La giustizia non è uguale per tutti.
Cambiano le persone che comandano questo Paese, ma non cambia la mentalità. Se il ministro degli interni, piuttosto che tacere, ritiene opportuno esprimersi in maniera vaga anziché compiacersi per la vittoria della giustizia, quella vera, una volta tanto.

Cosa dovremmo pensare noi?
Che siamo soli. E ancora una volta qualcuno ce lo ha dimostrato.
Ma niente e nessuno riuscirà a farci desistere dal nostro bisogno di giustizia. I nostri cari non sono morti per un puro caso, ma per colpa di chi avrebbe dovuto tutelarne i diritti.

E nessuno può chiederci di far finta di niente.
Lo sappiamo bene quanto è e sarà dura.
E sappiamo anche bene che possiamo confidare solo su noi stessi, sul nostro avvocato e angelo.

E sul coraggio di Patrizia.
Che ha cresciuto un ragazzo fantastico, che sarebbe stato accanto a lei per tutti i giorni della sua vita, se quattro assassini non avessero deciso di portarlo lontano da lei.

martedì 19 giugno 2012

E venne anche il trailer del film porno di Sara Tommasi


Il discusso film porno girato dalla "bocconiana" Sara Tommasi in Svizzera ha finalmente il suo tanto atteso trailer. Il teaser della pellicola intitolata “Sara contro tutti” mostra prima una lunga presentazione della troupe e poi una serie di rantoli della Tommasi che ripete meccanicamente “sono una zoccola – ah – sì – ah”. 


Che sia una nuova forma di protesta contro il signoraggio bancario tanto duramente avversato dalla Tommasi e dal suo mentore Alfonso Luigi Marra?

Lei è Sonia Topazio, capo ufficio stampa dell'Ingv



Quella nella foto è Sonia Topazio, capo ufficio stampa dell'Ingv, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia!

Per conoscerla meglio vi rimandiamo alla sua biografia su Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Sonia_Topazio

lunedì 18 giugno 2012

Sarsak sarà liberato il 10 luglio



Sarsak verrà liberato il 10 luglio in cambio della fine dello sciopero della fame. Questo il contenuto dell'accordo che il giocatore palestinese, prigioniero in un carcere israeliano da tre anni, avrebbe raggiunto con le autorità israeliane. Dopo tre mesi di sciopero della fame, forma di protesta estrema contro la detenzione amministrativa a cui Israele lo ha costretto, unico prigioniero politico della cosiddetta "unlawfal combatants law", Mahmoud avrebbe deciso di accettare la proposta delle autorità israeliane. L'ultimo ordine di detenzione amministrativa spiccato contro di lui sarebbe terminato il 22 agosto, ma avrebbe potuto essere di nuovo rinnovato come accaduto negli ultimi tre anni.

A dare la notizia, il suo avvocato Mohammed Jabarin, che ha aggiunto: "Mahmoud sarà trasferito domani in un ospedale civile per ricevere cure adeguate e il 10 luglio tornerà a Gaza". Secondo quanto riportato dal legale, Sarsak ha ripreso a mangiare oggi di fronte alle autorità carcerarie israeliane che hanno chiesto a Mahmoud di ingerire del cioccolato in loro presenza per ratificare l'accordo.

Il giovane giocatore, 25 anni originario della Striscia di Gaza, ha attirato negli ultimi giorni l'attenzione dell'opinione pubblica mondiale, in particolare del mondo del calcio. Oltre alle pressioni della Fifa su Israele, sono giunti appelli da singoli giocatori e esponenti dello sport mondiale a favore della liberazione di Sarsak, detenuto senza alcuna accusa ufficiale né un processo.

Sarsak era stato arrestato il 22 luglio 2009 al valico di Erez tra Gaza e Israele mentre si stava recando in Cisgiordania per giocare. L'unica accusa mossa da Israele al momento dell'arresto era la presunta appartenenza di Mahmoud alla Jihad Islamica, ma nessun crimine gli è stato mai contestato pubblicamente.


FONTE: globalist.it

Sara Tommasi, ancora lei: costretta a usare cocaina per film porno?






La soubrette accusa il produttore del film: drogata per girare le scene più spinte. Lui nega tutto e precisa: nessuna sostanza stupefacente, firmato un regolare contratto.



Si fa più intricata la vicenda del film porno girato da Sara Tommasi. Dopo alcune smentite e controsmentite, ora la soubrette, in una lettera scritta di suo pugno, accusa il produttore del film, Federico De Vincenzo, di averla drogata per costringerla a girare le scene spinte. De Vincenzo però nega e ribatte: «Mai assunte sostanze e con me Sara ha firmato un regolare contratto di collaborazione». Il testo della Tommasi arriva qualche giorno dopo un'intervista dell'avvocato Alfonso Luigi Marra nella quale veniva ipotizzato l'uso di cocaina da parte della Tommasi prima o durante le riprese. Proprio a Marra e all'avvocato Saverio Campana, la Tommasi avrebbe conferito il mandato di presentare un esposto alla Procura di Milano ai fini del sequestro del video.

Il produttore del film, Federico De Vincenzo, è stato molto chiaro: «La signorina Sara Tommasi, con la quale ho sottoscritto un regolare contratto di collaborazione, non ha mai assunto alcuna sostanza stupefacente né prima e né durante le riprese del video porno di cui sono produttore». Si dice poi stupito dalla reazione della ragazza: «Non so cosa pensare? L'ho sentita poco fa - spiega -, dopo la diffusione del comunicato, e mi ha confermato di voler continuare con gli altri progetti che avevamo in cantiere».






fonte: globalist.it

Mahmoud Sarsak, il calciatore palestinese ostaggio d'Israele



Mahmoud Sarsak, il calciatore palestinese prigioniero d'Israele - Ha 25 anni e se fosse nato in un Paese libero sarebbe oggi sicuramente un talento calcistico. Mahmoud è, invece, detenuto in un carcere israeliano dal 2009 e da novantadue giorni è in sciopero della fame in segno di protesta contro quella che Israele chiama "detenzione amministrativa" e che di fatto si traduce in una carcerazione senza alcuna accusa. La sua vicenda, al pari di quella di tanti palestinesi , è quasi completamente sconosciuta, ma non può continuare ad essere taciuta. E proprio nei giorni in cui in Europa si esulta e si scalpita per le partite degli Europei, la storia di questo giovane e sfortunato atleta diventa il simbolo della lotta di un intero popolo, quello palestinese appunto, soggiogato dal dominio israeliano.
Un sogno negato - Tre anni fa Sarsak, giovane promessa del calcio palestinese, dalla Striscia di Gaza dove è cresciuto cercava di raggiungere la Cisgiordania per aggregarsi alla sua Nazionale. Era il 22 giugno 2009 quando il giovane e promettente calciatore partì verso il  valico di Erez, unica porta che collega Gaza ai Territori Palestinesi Occupati, sigillata da Israele. Lì fu bloccato dalle forze di sicurezza israeliane, che diedero il via al suo travaglio. Contro Sarsak non fu formulata alcuna accusa precisa, ma una volta condotto nella prigione di Ashkelon fu interrogato e torturato per trenta giorni, prima di essere trasferito a Ramleh dove tuttora è detenuto. Il 19 marzo 2012 l’autorità giudiziaria israeliana ha rinnovato per la sesta volta la sua detenzione amministrativa ed è da quel giorno che Sarsak è in sciopero della fame.
Il silenzio dei media ufficiali - Ora che le sue condizioni fisiche stanno diventando assai critiche e si fa concreto il rischio di morte, la storia di Mahmoud sta facendo il giro del mondo su blog e social network, mai su grandi giornali e tg nazionali. Delle sorti del calciatore palestinese si stanno interessando intellettuali del calibro di Ken Loach e Noam Chomsky, ma anche ex calciatori come Eric Cantona. Anche il presidente della Fifa Joseph Blatter si dice ora preoccupato "riguardo la detenzione apparentemente illegale dei calciatori palestinesi", facendosi promotore di "un appello urgente alla federazione israeliana di football (Ifa) affinché assicuri l’integrità fisica dei calciatori palestinesi ed il loro diritto a processi equi". La Palestina, intanto, ha inviato una lettera formale a Michel Platini, presidente dell’Uefa, chiedendo di non far disputare gli europei Under 21 in programma proprio in Israele tra il 5 ed il 18 giugno 2013.

Raffaele Emiliano

domenica 17 giugno 2012

#Satira: Sarà Germania - Grecia ai quarti? Le richieste della Merkel all'Uefa


Dopo la vittoria della Grecia sulla Russia, che ha regalato agli ellenici il passaggio ai quarti e condannato i favoriti russi all'eliminazione, assai probabile appare lo scontro tra la Grecia e la Germania che primeggia nel suo girone.

Pare che la Merkel abbia chiesto all'Uefa di giocare in casa e di penalizzare la Grecia, che sarà costretta a partire con due gol di svantaggio e a giocare controvento. Il portiere ellenico sarà, inoltre, a difesa di una porta 9m X 26m.

Il programma politico di Syriza




Nel giorno d'apertura dei seggi per le elezioni greche, cruciali per l'Europa intera, l'attenzione e la curiosità di molti osservatori internazionali sono puntate sul partito di sinistra Syriza e sul suo giovane  leader Alex Tsipras (classe 1974). 
Ecco, tratta dal sito del 'Popolo Viola', la sintesi del programma politico di Syriza.


1. Realizzare un audit del debito pubblico. Rinegoziare gli interessi e sospendere i pagamenti fino a quando l’economia si sarà ripresa e tornino la crescita e l’occupazione.
2. Esigere dalla Ue un cambiamento nel ruolo della Bce perché finanzi direttamente gli Stati e i programmi di investimento pubblico.
3. Alzare l’imposta sul reddito al 75% per tutti i redditi al di sopra di mezzo milione di euro l’anno.
4. Cambiare la legge elettorale perché la rappresentanza parlamentare sia veramente proporzionale.
5. Aumento delle imposte sulle società per le grandi imprese, almeno fino alla media europea.
6. Adottare una tassa sulle transazioni finanziarie e anche una tassa speciale per i beni di lusso.
7. Proibire i derivati finanziari speculativi quali Swap e Cds.
8. Abolire i privilegi fiscali di cui beneficiano la Chiesa e gli armatori navali.
9. Combattere il segreto bancario e la fuga di capitali all’estero.
10. Tagliare drasticamente la spesa militare.
11. Alzare il salario minimo al livello che aveva prima dei tagli (751 euro lordi al mese).
12. Utilizzare edifici del governo, delle banche e della chiesa per ospitare i senzatetto.
13. Aprire mense nelle scuole pubbliche per offrire gratuitamente la colazione e il pranzo ai bambini.
14. Fornire gratuitamente la sanità pubblica a disoccupati, senza tetto o a chi è senza reddito adeguato.
15. Sovvenzioni fino al 30% del loro reddito per le famiglie che non possono sostenere i mutui.
16. Aumentare i sussidi per i disoccupati. Aumentare la protezione sociale per le famiglie monoparentali, anziani, disabili e famiglie senza reddito.
17. Sgravi fiscali per i beni di prima necessità.
18. Nazionalizzazione delle banche.
19. Nazionalizzare le imprese ex-pubbliche in settori strategici per la crescita del paese (ferrovie, aeroporti, poste, acqua …).
20. Scommettere sulle energie rinnovabili e la tutela ambientale.
21. Parità salariale tra uomini e donne.
22. Limitare il susseguirsi di contratti precari e spingere per contratti a tempo indeterminato.
23. Estendere la protezione del lavoro e dei salari per i lavoratori a tempo parziale.
24. Recuperare i contratti collettivi.
25. Aumentare le ispezioni del lavoro e i requisiti per le imprese che accedano a gare pubbliche.
26. Riformare la costituzione per garantire la separazione tra Chiesa e Stato e la protezione del diritto alla istruzione, alla sanità e all’ambiente.
27. Sottoporre a referendum vincolanti i trattati e altri accordi rilevanti europei.
28. Abolizione di tutti i privilegi dei deputati. Rimuovere la speciale protezione giuridica dei ministri e permettere ai tribunali di perseguire i membri del governo.
29. Smilitarizzare la guardia costiera e sciogliere le forze speciali anti-sommossa. Proibire la presenza di poliziotti con il volto coperti o con armi da fuoco nelle manifestazioni. Cambiare i corsi per poliziotti in modo da mettere in primo piano i temi sociali come l’immigrazione, le droghe o l’inclusione sociale.
30. Garantire i diritti umani nei centri di detenzione per migranti.
31. Facilitare la ricomposizione familiare dei migranti. Permettere che essi, inclusi gli irregolari, abbiano pieno accesso alla sanità e all’educazione.
32. Depenalizzare il consumo di droghe, combattendo solo il traffico. Aumentare i fondi per i centri di disintossicazione.
33. Regolare il diritto all’obiezione di coscienza nel servizio di leva.
34. Aumentare i fondi della sanità pubblica fino ai livelli del resto della Ue (la media europea è del 6% del Pil e la Grecia spende solo il 3).
35. Eliminare i ticket a carico dei cittadini nel servizio sanitario.
36. Nazionalizzare gli ospedali privati. Eliminare ogni partecipazione privata nel sistema pubblico sanitario.
37. Ritiro delle truppe greche dall’Afghanistan e dai Balcani: nessun soldato fuori dalle frontiere della Grecia.
38. Abolire gli accordi di cooperazione militare con Israele. Appoggiare la creazione di uno Stato palestinese nelle frontiere del 1967.
39. Negoziare un accordo stabile con la Turchia.
40. Chiudere tutte le basi straniere in Grecia e uscire dalla Nato

sabato 16 giugno 2012

I vantaggi di rubare in divisa


FURTI A CONFRONTO



Se il ladro è un carabiniere...


(ANSA) - TORINO, 16 GIU - Un carabiniere ruba ottanta euro contenuti in un portafogli smarrito, ma per il Tar del Piemonte non deve essere espulso dall'Arma: bisogna tenere conto della giovane eta', dell'inesperienza e dei precedenti di carriera.

Per questo i giudici amministrativi hanno annullato il provvedimento disciplinare.

Il militare, in ferma volontaria, era in servizio a Collegno (Torino). Il portafogli era stato portato da un cittadino perche' venisse consegnato alla proprietaria.




Se il ladro è un disoccupato...


(ANSA) - VITERBO, 11 MAG - E' entrato in un negozio di generi alimentari, ha afferrato un prosciutto e si e' dato alla fuga a piedi. Una commessa si e' messa al suo inseguimento ma quando l'ha raggiunto, il ladro l'ha spintonata facendola cadere a terra. Infine, sono arrivati di carabinieri che lo hanno arrestato. 


E' accaduto questa mattina nel centro storico di Viterbo. 


A finire in manette e' stato un uomo di 65 anni, disoccupato. La commessa ha riportato escoriazioni giudicate guaribili in pochi giorni. (ANSA).

Syriza canta Bella Ciao (Video)




La chiusura della campagna elettorale di Syriza, la coalizione di sinistra greca che aspira a vincere le elezioni, si chiude cantando Bella Ciao (video Michelangelo Cocco)

Alemanno celebra la X MAS, ma l'Anpi non ci sta


Il sindaco Alemanno, immortalato qualche anno fa in questa simpatica foto ricordo, apre il Comune di Roma a solenni celebrazioni fasciste in memoria della X MAS. 
Ecco, di seguito, l'appello dell'Anpi affinché venga cancellata questa ennesima trovata anticostituzionale del fascista in doppio petto. 
NON SI DEVE CELEBRARE PUBBLICAMENTE CHI HA FATTO STRAGE DI PARTIGIANI E CIVILI ITALIANI, IN COLLABORAZIONE CON L’ OCCUPANTE NAZISTA.
Il prossimo 19 giugno nella sala Pietro da Cortona dei Musei Capitolini sarà ospitata la terza edizione del “premio Duelli-Gallitto”, un evento dedicato alla memoria dell’ausiliaria scelta Raffaella Duelli e del comandante fascista Bartolo Gallitto, entrambi della X MAS, organizzato dall’associazione X flottiglia MAS e da quelle Campo della Memoria ed Armata Silente. Queste sono organizzazioni di chiara matrice nostalgica e revisionista, nate per celebrare la famigerata repubblica sociale italiana e riabilitare la dittatura fascista.
In particolare, l’associazione che promuove il premio è intitolata alla X MAS (anche se fittiziamente il nome fa riferimento a quello della struttura militare della Marina Reale, dalla quale prese il nome la formazione fascista), una delle più famigerate formazioni repubblichine attiva dal 1943 al 1945, che operò con i reparti nazisti sia in operazioni militari ed in attività antipartigiane, durante le quale impiegò metodi di repressione violenti e terroristici macchiandosi di numerosi crimini di guerra, sia in rastrellamenti e deportazioni di ebrei ed altri civili italiani. Essa fu fondata in seguito all'armistizio dell'8 settembre da Junio Valerio Borghese, condannato nel 1949 per concorso nell'omicidio di otto partigiani a Valmozzola e per il reato di collaborazione militare con i tedeschi per aver fatto eseguire ai suoi uomini continue e feroci azioni di rastrellamento ai danni dei partigiani che, di solito, si concludevano con la cattura, le sevizie particolarmente efferate, la deportazione e l'uccisione degli arrestati, allo scopo di rendere tranquille le retrovie dell'esercito invasore. Lo stesso Borghese fu poi tra i promotori del fallito colpo di stato del 1970.
Già è difficile giustificare perché una associazione che celebri questa famigerata formazione, in palese contrasto con la nostra Costituzione e le leggi della Repubblica Italiana, possa ancora essere tollerata ma è ancora più assurdo constatare che il sindaco Alemanno ne ospiti le iniziative nelle sale più prestigiose del Campidoglio.
La celebrazione di chi ha fatto, in collaborazione con i nazisti, strage di partigiani e civili italiani non deve avvenire nel silenzio dei democratici e degli antifascisti. L’ANPI si fa perciò promotrice, nello stesso giorno, di una manifestazione di tutti gli antifascisti romani ai piedi del Campidoglio, che denunci a tutta la città (che rischia di non accorgersene, come è successo per le edizioni degli scorsi due anni di questa squallida iniziativa) ed ai turisti che la visitano, questo scempio della memoria di una città Medaglia d’Oro della Resistenza, ribadendo altresì l’indegnità del sindaco che la governa. A questa manifestazione chiamiamo le forze politiche e sindacali, il mondo dell’associazionismo, la società civile, tutti i sinceri antifascisti che hanno partecipato alla grande, bellissima manifestazione del 25 aprile, i quali siamo convinti che aderiranno al nostro appello perché lo spirito antifascista è ancora forte a Roma. Il sit-in si svolgerà dalle h 16:30 del 19 giugno in Piazza Madonna di Loreto (a fianco della Colonna Traiana). Sempre il 19 giugno, alle 11:30 è convocata una conferenza stampa nella Sala Conferenze Stampa della Camera, che illustrerà le ragioni dell’iniziativa.

POLCARO
PRESIDENTE ANPI ROMA

venerdì 15 giugno 2012

Annarella molesta Napolitano: Qua tocca taglià la testa a tutti!


Paura del terremoto? Multa da 140 euro a chi dorme in tenda



Paura del terremoto? Multa da 140 euro a chi dorme in tenda. E' questa la "simpatica" trovata del Comune di Correggio, che ha deciso di multare per "campeggio abusivo" chiunque, a seguito del sisma che continua ininterrottamente dal 20 maggio scorso, decida di dormire in tenda.





"Il Comune di Correggio sfratta le tende dai parchi pubblici."
http://gazzettadireggio.gelocal.it/cronaca/2012/06/14/news/il-comune-di-correggio-sfratta-le-tende-dai-parchi-1.5257478 


giovedì 14 giugno 2012

Il giornalista di Rai News fa coming out in diretta - Video



Alessandro Baracchini, giornalista di punta di Rai News, ha fatto coming out in diretta televisiva, durante un collegamento del canale all news con la trasmissione radio "Un giorno da pecora". La confessione di Baracchini è scaturita dalla domanda sull'ormai nota uscita di Cassano. "Lui quelli come me non li vorrebbe in nazionale", ha affermato Baracchini. 

Travaglio, lo zerbino di Grillo



Spiace parafrasare Filippo Facci che su Libero lo etichetta come "lo zerbino di Grillo", ma tant'è: Marco Travaglio, il giornalista antiberlusconiano per antonomasia tanto mitizzato da chi si dice di sinistra perché Berlusconi sta a destra, ha fatto la figura del Vespa di turno. A finire nel mirino è l'intervista fatta coi guanti di velluto al leader del MoVimento 5 Stelle, quello lì che ce l'ha a morte coi giornalisti servi del potere. 


L'episodio assume un valore notevole all'indomani delle critiche di eccessivo "grillismo" mosse da Luca Telese al Fatto quotidiano, di cui Travaglio è vicedirettore e Telese fino a qualche giorno fa firma di punta. Fino a qualche giorno fa, appunto, prima di fare le valigie in aperto contrasto con l'antiberlusconiano duro e spurio.


Degne di nota sono, allora, le "11 non-domande di Travaglio a Grillo (e quelle che gli avrei fatto io)" inserite da Fabio Chiusi nel blog ilNichilista. Invece dei mielosi "Come te lo immagini, il prossimo Parlamento?" e  "Vedi mai i dibattiti politici in tv?" perché non chiedere al signor Vaffa "Come mai nel Non-Statuto del Movimento c’è scritto che si possono iscrivere solamente cittadini italiani, una limitazione che non hanno nemmeno Lega Nord e La Destra?" o, ancora, "È vero che Pizzarotti ha telefonato a Casaleggio per chiedere approvazione per la nomina di Tavolazzi?".

mercoledì 13 giugno 2012

Pontifex imbarazzante: Palo in testa a Lady Gaga è messaggio per conversione

"Finalmente è arrivata la mazzata del tubo di ferro".
Tuona così il mai sobrio sito Pontifex a proposito dell'ultimo incidente capitato a Lady Gaga, la popstar che secondo il blog ultracattolico "spicca non tanto e non solo per le sue qualità di artista, ma per escandescenze e blasfemie che esterna sul palco". Ed ecco, allora, durante un concerto la punizione divina, quel tubo di ferro sollevato da un ballerino e inavvertitamente suonato sulla testa della cantante "che è rimasta intontita, ma purtroppo (sic!, ndr) ha ripreso il concerto"I commenti di Pontifex, non nuovo a simili imbarazzanti invettive nei confronti degli "eretici" (e c'è da dire che per il sito ultracattolico son davvero tanti!), non si fermano qui: "La bastonata - si legge ancora - forse potrà fare bene a Lady Gagà, in quanto una botta è talvolta in grado di rimettere ordine in teste che vanno per conto loro ed è il caso della bizzosa e diabolica vocalist (cantante è troppo)". E ancora: "Certo che se la mazzata fosse stata letale e ci avesse liberati dall'incomodo fardello canoro, il ballerino sarebbe stato fatto 'santo subito' e ne avrebbe avuto ben donde, molto più del polacco, pubblico peccatore".
E allora, visto che proprio in questi giorni è in Italia, il monito va anche a Madonna (anzi "madonna" con la lettera minuscola, non mancano di precisare i novelli inquisitori), la "ladra blasfema" che come Lady Gaga potrebbe far "perdere le staffe" al Signore.

martedì 12 giugno 2012

Né controinformazione, né infotainment

Un uomo che morde un cane, ma non solo.
Contro la proliferazione sul web di blog e siti di vera o presunta controinformazione e contro il dominio ormai incontrastato dell'infotainment da piccolo schermo, nasce un piccolo blog senza pretese. 
Si chiama Controtainment, perché prova gusto nel non intrattenersi in inutili sofismi e ribrezzo verso chi abusa della parola "controinformazione". Si chiama così, perché detesta la puzza sotto il naso di quei radical chic che professano l'eterna contraddizione tra serio e faceto. Si chiama così, perché ci piace il nome e basta.
Un uomo che morde un cane, insomma. Ma anche no.